Per molto tempo ho pensato che bastasse seguire le regole. Studiare, lavorare, fare il proprio dovere. Ma guardandomi intorno, ho capito che qualcosa si è rotto. Vedo leggi manipolate per avvantaggiare sempre i soliti noti, mentre i costi – umani ed economici – vengono scaricati su di noi. Vedo la politica ridotta a tifo da stadio, urlata nei talk show, propagande sterili, mentre le decisioni vere, quelle che contano, ci passano sopra la testa.
Siamo stanchi di una narrazione che ci vuole passivi: non cittadini consapevoli, ma silenziosi sudditi che non danno fastidio.
Perché questo blog? E chi sono io per parlarne?
Voglio essere onesto fin dalla prima riga: non sono un economista, non sono un politologo e non scrivo dalla cattedra di un’università. La mia formazione viene da un istituto professionale e, lo ammetto senza filtri, per gran parte della mia giovinezza ho ignorato i telegiornali e le questioni pubbliche. Ho perso treni e ho lasciato che altri decidessero per me, ma c’è sempre stato un filo conduttore nella mia vita: l’odio profondo per i prepotenti e per chi usa il potere contro i più deboli e a proprio vantaggio.
Crescendo, ho capito una verità fondamentale: economia e politica sono due facce della stessa medaglia. La politica decide le regole del gioco, l’economia è il tabellone su cui si gioca. Ho capito che ignorare questi meccanismi significa lasciare il proprio destino in mano ad altri. Termini come inflazione o spread, così come le leggi di bilancio o le riforme parlamentari, non sono argomenti noiosi per addetti ai lavori: sono gli strumenti che decidono se avremo una pensione, se potremo comprare una casa, se saremo liberi o se saremo controllati dal sistema.
Imparare insieme per cambiare rotta
Rotta Inversa nasce quindi come la mia “palestra”. Parto quasi da zero, proprio come molti di voi. Sono iscritto ad un corso di laurea in “Scienze politiche e dell’amministrazione” e questo spazio serve a me per colmare le mie lacune e capire il mondo. Il patto che faccio con voi è semplice: studierò le scelte politiche e i loro effetti economici, cercherò di unire i puntini e ve li racconterò in modo chiaro, senza il “politichese” incomprensibile.
Il tempo corre e sento l’urgenza di costruire qualcosa di concreto. Vorrei trasformare questa passione in competenza vera, per capire le dinamiche di sviluppo dei Paesi e, forse un giorno, poter aiutare chi subisce le ingiustizie del sistema.
Ma ogni lungo viaggio inizia con un passo. Il mio passo è questo blog: smettere di essere uno spettatore passivo. Se anche tu vuoi capire le regole del gioco per non farti più fregare, benvenuto a bordo.
Non ho tutte le risposte, ma ho una gran voglia di andarle a cercare.
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